"Ti rendi conto che stiamo parlando del tempo?"
Non ricordo il motivo per cui ho intitolato così il mio primo romanzo, prima di scriverlo. Una cosa è certa: nessuno in quella storia parla mai del tempo. Ora che è finito e corretto, ha subìto tagli, cuciture, è passato tra flagelli e inondazioni, ha visto due presidenti del consiglio e tre squadre campionesse d'Italia, ora è stufo di stare in casa. Vuole uscire. Devo solo decidere cosa raccontarvi di lui. Per adesso niente. Stasera magari vi faccio conoscere Beat, o Antonio.
P.S.Il titolo del secondo romanzo l'ho in mente da un anno, ma prima lo devo scrivere.